la musica in 5 tappe
Tema musica in 5 tappe per una facile passeggiata
“L’troi de la musega”, nome in ladino del sentiero della musica, é una passeggiata molto facile immediatamente sopra l’abitato di Vigo.
Ci siamo passati tante volte anche nelle nostre uscite con i cani , ma senza prestare l’attenzione che merita.
Il sentiero infatti si congiunge anche con la passeggiata che collega la chiesa di Santa Giuliana a Vallonga.
Questa passeggiata comuincia in prossimità del padiglione manifestazioni di Vigo, nell parte terminale del paese a circa 1,5 km dal nostro hotel.
Non presenta difficoltà, anzi, è una delle belle camminate da fare attorno al paese anche con i bambini, persone non troppo allenate o i nostri amici a 4 zampe.
Questa passeggiata è stata realizzata per l’anniversario di 200 anni della banda musicale di vigo nel 2020.
Si tratta di un percorso tematico, suddiviso in 5 tappe appunto.
Già alla partenza si trova una tabella di legno dove è ben segnato il percorso.
Ad ogni incrocio poi si trovano delle frecce che indicano “L’troi de la musega”.
Percorrendo questa passeggiata si possono conoscere diversi aspetti della banda musicale di Vigo, con la sua storia, le tradizioni della comunità, gli strumenti, gli abiti tipici.
Dopo un primo tratto di salita si raggiunge la seconda tappa dedicata alla storia di questo gruppa musicale nato oltre duecento anni fa e , tuttora, importante punto di riferimento per la comunità.
Si prosegue poi per la terza tappa a tema “mondura” ovvero la divisa della banda di vigo, come è cambiata nel tempo e come si modifica nelle diverse ricorrenze ed eventi.
l sentiero prosegue e si arriva alla tabella dedicata ai servizi.
Tra i molti impegni che contraddistinguono la banda, ve ne sono alcuni fortemente legati alle tradizioni ed alla lingua ladina.
Si dividono tra appuntamenti legati ad eventi sacri e profani.
La quinta fermata, su un bellissimo pianoro, da dove si gode una vista panoramica notevole sul paese e sulle montagne che lo circondano, è dedicata al suono ed è , a nostro gusto, quella più divertente per grandi e piccini.
Si tratta infatti di una tappa “interattiva”.
I visitatori possono provare a comporre delle melodie seguendo diverse canzoni e brani su un libro di legno dove si trovano delle lettere che si ripetono sulle rispettive campanelle.
Abbiamo provato anche noi ed è davvero divertente.
Sicuramente potrebbe risultare carino da fare anche con i bambini e, con un po’ di allenamento, con ottimo risultato.
In una casetta, poco distante, si trovano diverse sezioni di legno appese.
Percuotendole si può notare i diversi suoni.
Si tratta del legno di risonanza, eccellenza dei boschi del trentino alto adige.
Per legno di risonanza si intende l’abete rosso utilizzato per le tavole armoniche degli strumenti, in una varietà particolare, la “Picea Excelsa”, detta anche “Abete di risonanza”, “Abete fagierino”, “abete che canta”, “noseler” o impropriamente “Abete Maschio”.
Per preparare le tavole utilizzate in liuteria, il legno deve seguire un percorso preciso e attento.
Per avere una pianta pronta per la liuteria occorre aspettare almeno 150-200 anni, in modo che il tronco abbia un diametro di almeno 60 cm.
Occorre infatti ricordare che questa essenza cresce ad una quota di circa 1300-1400 metri, con un accrescimento lento e regolare.
Il tronco, per essere utilizzato deve poi presentare una fibra diritta e regolare, non avere torsioni longitudinali sul tronco, non avere nodi o sacche di resina particolarmente evidenti.
Ogni abete di risonanza deve essere tagliato durante il suo riposo vegetativo, perché in questo periodo la pianta ha trasformato gli zuccheri in amidi, garantendo alle tavole una maggiore resistenza a muffe e afidi, con una migliore e più stabile conservazione durante il periodo di stagionatura.
Una volta scortecciati, per la lavorazione si utilizza solo la parte esterna del tronco, i primi 10/15 cm circa della circonferenza esterna.
Le tavole sono ricavate attraverso un taglio particolare dei tronchi, tipico della liuteria detto “di quarto”.
Il tronco infatti viene tagliato in spicchi e non direttamente in tavole, per avere gli anelli di accrescimento perpendicolari al taglio stesso.
Questa lavorazione garantisce una maggiore stabilità alla tavola evitando che si incurvi, e caratteristiche più omogenee in tutta la larghezza.
Proseguendo la passeggiata, si si scende poi nuovamente , attraverso un breve percorso nel bosco, fino alla partenza dove si conclude il giro ad anello!
