Secondo gli storici si tratta di una ricorrenza che
i valligiani onorano dal 5 agosto 1787 (e pure da
prima probabilmente), quando la piccola chiesa
della Madonna della neve di Gries diventò meta
di pellegrinaggio al posto del santuario di
Pietralba (BZ), chiuso ai fedeli dall’imperatore
Giuseppe II. Anche dopo la riapertura delle porte
di Pietralba, la celebrazione del 5 agosto è
sempre stata sentita (eccetto nel dopoguerra
quando la chiesa fu destinbata a magazzino) e
anche oggi si fa festa. Si comincia alle ore 10.30
con la messa all’aperto in Piaz Gries, cui segue
aperitivo con degustazione di “grostoi” (dolci
tipici) per tutti. Ci si siede a tavola, alle ore
12.30, in Strèda de Magoa dove c’è la possibilità
d’assaggiare specialità della gastronomia ladina.
Nel pomeriggio, esibizione di gruppi e band folk.
Tornano a mostrare quanto sfugge a molti: il
mondo meraviglioso che solo un occhio attento
scorge “A or del bosch” (Sul limitare del bosco,
in ladino), mostra fotografica visitabile fino al 6
settembre nella sala consiliare del municipio di
Moena (ore: 17.00-19.00). Sono “I cucaloch”
(gli osservatori, in ladino), ovvero Elio
Vadagnini, Alberto Degiampietro, Livio Vadagnini
ed Ennio Adami, quattro amici con la passione
per la fotografia che hanno fondato
un’associazione e da qualche anno espongono i
loro scatti. I soggetti preferiti hanno a che fare
con la natura, colta in istanti unici. Nulla è
scontato nelle fotografie de “I cucaloch”, dai
paesaggi, alla vegetazione (fiori, funghi,
sottobosco e alberi di varie specie), agli uccelli,
ai mammiferi, ai ruscelli, fino ai più bei scorci
bucolici della loro moena